Alla scoperta di Olbia e dintorni in tour dedicato

La città di Olbia e i suoi dintorni fanno parte della Gallura, regione famosa per il fantastico mare e le meravigliose spiagge. Ma la Gallura non è solo questo, il territorio, infatti, offre molteplici tour dedicati a soddisfare tutti i turisti: gli appassionati di archeologia, storia e cultura possono godere di numerosi siti di interesse e musei, gli amanti della natura possono usufruire di tante proposte, chi desidera una vacanza all’insegna del divertimento si può scatenare nei molti locali della città, mentre gli amanti del buon cibo possono soddisfare il loro palato a ogni pranzo o cena.

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Tour Storico-Culturale

Olbia e la Gallura in generale offrono delle vere e proprie perle.

Nel centro della città di Olbia, la Basilica Minore di San Simplicio è una classica testimonianza di architettura romanica, la cui costruzione è iniziata nel XI secolo. Nelle sue vicinanze, raggiungibile a piedi con una breve passeggiata, si trova la Chiesa di San Paolo risalente al 1700. L’Acquedotto, i cui resti sono visibili in diversi punti del territorio olbiese, rappresenta forse il monumento meglio conservato dell’epoca Romana. L’imperdibile Museo di Olbia ripercorre lo sviluppo della città partendo dalla preistoria fino al 1800.

A pochi chilometri dal centro si trovano lo splendido Castello medievale di Pedres in pietra e il Pozzo Sacro in cui sono stati ritrovati numerosi reperti. Quest’ultimo risale all’epoca dei Nuraghi, alla fine dell’età del Bronzo. Come per il resto della Sardegna, anche il territorio di Olbia è ricco di Nuraghi: i più noti sono il Nuraghe Riu Molinu e il Nuraghe Casteddu. È d’obbligo riservare una visita anche alla Tomba dei Giganti, monumento preistorico di oltre 4000 anni.

I dintorni di Olbia offrono una delle strutture nuragiche più imponenti e significative della Gallura, il Nuraghe Majori, risalente al 1400 a.C., al cui interno sono state ritrovate ceramiche di uso quotidiano, testimonianza che tali strutture erano utilizzate come abitazioni. Nelle vicinanze sono anche visitabili il Museo del banditismo, con la sua vasta collezione di armi da fuoco, il Museo Etnografico con la sua raccolta di strumenti di antichi mestieri e il Museo della Femina Agabbadòra che è una fotografia di una casa gallurese e delle tradizioni familiari del passato.

Tour Naturalistico

Per chi ama stare a contatto con la natura, il Parco Fausto Noce rappresenta il cuore verde della città di Olbia. Con i suoi 16 ettari di estensione, è l’ideale per correre, passeggiare o andare in bicicletta tra splendide fontane e piante mediterranee come ulivi e corbezzoli. Percorsi più insoliti sono l’itinerario delle Chiese Campestri e l’itinerario che porta alla Vecchia Dogana (entrambi della durata di circa 45 minuti).

Allontanandosi da Olbia, il Monte Limbara e il Lago di Liscia offrono paesaggi splendidi. Il Monte favorisce attività come trekking, birdwatching e fotografia, mentre il Lago, visitabile con una piacevole gita in battello, propone un affascinante contesto naturalistico. Nelle vicinanze si trovano gli Olivastri Millenari di Luras, imperdibili ulivi (di circa 3000-4000 anni fa) considerati dei veri monumenti naturali.

Tour by Night

Il divertimento a Olbia è assicurato tutto l’anno grazie a innumerevoli locali come discoteche, beach bar, pub e club. La vita notturna è frizzante, chic ed elegante e i migliori locali sono in pieno centro. Happy hour, serate ed eventi con musica dal vivo o dj sono all’ordine del giorno, o forse è meglio dire all’ordine della sera.

D’estate si animano i migliori locali notturni della Costa Smeralda come quelli di Porto Cervo, Porto Rotondo, Baia Sardinia e San Teodoro.

Tour Enogastronomico

Il territorio olbiese offre molteplici piatti tipici da assaporare: gli amanti della buona cucina regionale non rimarranno certo delusi. Ogni pranzo e ogni cena può tramutarsi in un tour ricco di sapori e aromi particolari. L’unico problema sarà quale piatto scegliere.

Tra i deliziosi primi piatti è quasi un “obbligo” assaggiare gli indattari olbiesi (zuppa di cozze), la zuppa gallurese, gli gnocchetti sardi al sugo di pomodoro e salsiccia, i li puligioni (ravioli galluresi) e gli spaghetti ai ricci di mare o alla bottarga. Tra i secondi piatti, gli imperdibili sono il porceddu sardo, l’aragosta del Golfo Aranci, i calamari o seppie ripieni, l’orata o triglia alla Vernaccia e i salumi e formaggi locali. Per concludere in dolcezza seadas al miele, mazza frissa, papassini e formagelle.

Questi succulenti piatti non possono non essere accompagnati da un ottimo vino della tradizione enologica della Sardegna. Da abbinare a primi e secondi di carne e ai formaggi, per esempio, il vino rosso Karana, mentre come accompagnamento per piatti di pesce il suggerimento cade sul Vermentino di Gallura. Infine, indicato per i dolci il vino Moscato di Tempio DOC.

Per i veri appassionati, il Museo del Sughero a Calangianus e il Museo del Vino MUVI di Berchidda sono imperdibili. In quest’ultimo Museo, tra l’altro, trova spazio l’Enoteca Regionale della Sardegna in cui è possibile terminare la visita con una degustazione di vini sardi.

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