La nascita delle Torri di Alghero
Il centro storico di Alghero è dominato da torri difensive circolari costruite agli inizi del Cinquecento nel periodo aragonese, a scopo difensivo e militare-strategico.
L’ingresso principale alla città era Torre di Portaterra, identificata come unico passaggio per l’ingresso e l’uscita della città, caratterizzata da un avancorpo quadrangolare, oggi trasformata in spazio espositivo su usi e costumi della città dalle origini fino ai giorni nostri.
I nomi e i significati delle Torri di Alghero
Poco distante lontano si trova Torre di San Giovanni situata in una posizione strategica, trasformata in spazio espositivo. Proseguendo si giunge fino a Torre dell’Espero Rejal, meglio conosciuta come Torre Sulis (dal nome del tribuno cagliaritano Sulis). Con un’imponente scala elicoidale e con i suoi 22 metri di altezza risulta essere la più alta.
Lungo i Bastioni Marco Polo si trovano la torre ottagonale di Sant Jaume, creata nel XVII secolo in onore del re Giacomo il Conquistatore, in cui spiccano gli elementi catalani della nicchia e la scala; la Torre della Polveriera, costruita nella metà del 1800 sotto la dominazione dei Savoia come arsenale per armi e polvere da sparo e, sul lato opposto, la Torre della Campana o Garitta Reale da cui si dominava tutto il golfo di Alghero.
Subito dopo spicca la Torre di Sant’Elmo situata lungo la via che porta il suo nome e a cui è dedicata, Sant’Erasmo il cui culto ad Alghero ha antiche origini: è il Santo Navigatore. A breve distanza, si trova Torre Garibaldi, o della Maddalena. Altre torri si trovano disseminate lungo la costa come Torre Negra, Torre del Porticciolo e Torre Bantine Sale.