L’Isola dell’Asinara, con la sua forma leggermente ad arco, si trova di fronte alla Punta di Capo Falcone ed è il lembo estremo della parte nordoccidentale della Sardegna.
Tornata visitabile dopo 115 anni di chiusura, l’isola, lunga 18 chilometri e con una superficie di circa 52 chilometri quadrati, fa parte di un’area marina protetta che tutela le proprie bellezze naturalistiche e paesaggistiche.
A Fornelli, nella parte sud dell’isola, si trovano le strutture ormai abbandonate del carcere e da qui incomincia una strada che collega gli insediamenti di:
- Tumbarino,
- La Reale,
- Trabuccato
- e Cala d’Oliva.
Flora e fauna dell’Asinara
La macchia mediterranea ricopre completamente l’isola che lungo la costa occidentale presenta dei ripidi pendii colmi di grotte.
L’isola Asinara è popolata, a livello faunistico:
- da un gruppo di asinelli bianchi,
- dalla pernice sarda,
- dal falco pellegrino,
- dal raro gabbiano corso
- e dal marangone dal ciuffo (un uccello parente del cormorano).
Cosa visitare sull’isola
Molto interessanti sono:
- il Monastero di Sant’Andrea (costruito dai Camaldolesi nel XII secolo),
- le Torri del XVI secolo di Cala d’Oliva,
- Cala Arena,
- Punta Trabucato,
- e i resti del Castellaccio che si stagliano su un massiccio di granito.
Le spiagge più incantevoli dell’Asinara (purtroppo in alcune calette è proibita la balneazione) sono:
- Cala d’Arena,
- Cala Sant’Andrea,
- Cala di Sgombro di Dentro,
- Cala Stagno Lungo
- e Cala Reale
dove si trovano i reperti di un’antica nave romana.
I fondali sono ricchi di animali come anemoni colorati, stelle marine, gorgonie, polpi, murene, cernie e saraghi.
È molto ben collegata con Porto Mannu a Stintino, Porto Torres, Castelsardo e Santa Teresa di Gallura, poco distante dalla costa meridionale si specchia nella piccola Isola Piana.